Novembre sta sfuggendo, come il vento freddo che ha portato.
I vicini mi chiedono:
“Quando te ne vai?”
Sapevo che anche questa casa avrebbe avuto una data di scadenza.
Ieri la nuova coinquilina ha portato i suoi scatoloni.
Non ho soffiato come il mio nuovo micio, alla vista di questa invasione barbarica.
Ho curiosato, ho cercato di capire chi fosse questa sconosciuta con una scatola di “dixit” e mille libri di scienza.
Ti auguro la bellezza che ho provato io.
Ti auguro di viverla e amarla, di metterti al sole in terrazza la mattina.
È l’ora migliore.