Siamo ancora arancioni in questa lotteria settimanale di colori.
Al parco però possiamo e il sole ci degna finalmente della sua presenza, come a volerci dire:” adesso vi scaldo un po’, anche se non è lo stesso calore di un altro umano”
La terra è umida dalle piogge passate.
Le scarpe infangare di frotte di bambini ululanti che prendono d’assalto i giochi.
Un gruppo di cuccioli d’uomo sta un po’ in disparte: giocano con un piccolo aereo, un modellino dipinto probabilmente in uno dei giorni rinchiusi.
L’aereo vola:
-tocca a me!
Dice stufo il più piccolo del gruppo, stanco di aspettare.
-no, la regola principale del lancio è: avere 9 anni!
La previsione della litigata infernale agli occhi del padre in disparte, quasi nascosto dietro l’albero.
Il bimbo piccolo affronta il più grande e afferra l’aereo, lo lancia con tutta la forza.
Finisce davanti alle mie scarpe fuxia.
Silenzio totale
Lo afferro con due dita.
Il bimbo grande tira su la mascherina si avvicina a me.
-è molto bello!
-mi scusi signora.
Prende l’aereo, lo porta al papà con lo Spray lo disinfettata, io metto amuchina sulle mani.
Abbiamo fallito, se i bambi hanno paura di essere bambini.