In salute e in malattia

Quanto è drammaticamente limitante questa affermazione. Sì ì, parlo di quella nei matrimoni dove la malattia campeggia. “In salute e in malattia” Lo voglio. Mai nessuno che ti prepari realmente al significato. Nessuno chiede nulla al malato? Credi che sia facile non sentirsi in colpa di tutto il bisogno?

Toast

Mi lavo la faccia, una bella manata sul viso. Mi accorgo che indosso la maglia celeste che mi hai lasciato. Si lo sapevo, ma riflettendo sullo specchio, sembrava, quasi, io non ne fossi consapevole. -ti ha lasciato una maglia, mica va in guerra Scherzate? Ogni giorno è una fatica respirare, ricordarsi di farlo, è unaContinua a leggere “Toast”

Impastare

Impastare fa bene all’anima Eh sì, care massaie, avete vinto. È faticoso, snervante, ma rilassante allo stesso tempo, soprattutto con un piccolo aiutante. Micio sta crescendo e la sua amaca preferita era ormai piccola, sebbene si ostinasse a salirci. L’ho smontata per rinforzarla. Micio non è stato affatto contento. Io ero immersa nelle faccende accumulateContinua a leggere “Impastare”

Carrucole

Un foglio di carta è tutto quello che ci vuole. Sapete ho sempre avuto il terrore delle carrucole, i giochi che di solito si fanno nei parchi avventura. Ho paura di sollevare i piedi da terra, mi terrorizza. Persino al mare, sebbene sappia nuotare, odio non avere la possibilità di “toccare”. Il primo psicologo dellaContinua a leggere “Carrucole”

Scusate avevo dimenticato

Scusate se avevo dimenticato lo scoccio di un bacio sulla guancia. Scusate se avevo dimenticato la tenerezza del rimbocco alle coperte. Scusate avevo dimenticato come ci si prende cura di qualcuno. Scusate avevo dimenticato come ci si saluta. Questa cosa del gomito contro gomito, mi terrorizza. Vorrei di più, non so se posso. Tutto dilagaContinua a leggere “Scusate avevo dimenticato”

Frutta a domicilio

Ti ho visto per sbaglio. Consegnavi ceste di frutta. Avevo la mascherina e i guanti. Nel momento in cui ho riconosciuto il tuo furgoncino, non si è più mossa nessuna foglia. Tu, non ti sei accorto di me. Io, non ti ho chiamato. Non avevo voce. Non usciva nulla. Hai suonato il campanello e seiContinua a leggere “Frutta a domicilio”