“Che faccio taglio di più?” Perché me lo chiede se tanto lo ha già fatto? ” Perché so sadica” “Come?” ” So sadica, come tutte le parrucchiere e tutti i parrucchieri sulla faccia della terra!” ” ma..ma..” ” Ma che? Tanto io taglio uguale , anche se me dice de no” ” Perché lo chiedi?”Continua a leggere “taglio?”
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Ravioli
“oggi provo a fare i ravioli! “ma su so facili” ” so facili per chi ha le nonne” ” pure ce l’hai la nonna!” “sì, ma la nonna non ha insegnato alla madre quindi io i ravioli non li so fare” ” c’è giallo zafferano” “sì, ma è una ricetta moderna, io li volevo faContinua a leggere “Ravioli”
In salute e in malattia
Quanto è drammaticamente limitante questa affermazione. Sì ì, parlo di quella nei matrimoni dove la malattia campeggia. “In salute e in malattia” Lo voglio. Mai nessuno che ti prepari realmente al significato. Nessuno chiede nulla al malato? Credi che sia facile non sentirsi in colpa di tutto il bisogno?
tempo fa
Tempo fa credevo di essere speciale, d’essere di quelli con i racconti spettacolari. Di follie adolescenziali, di viaggi sensazionali. Mi immaginavo svalicare montagne. invece, torno a casa, da un lavoro. La vita fatta di compromessi più con se stessi che con gli altri.
follie mattutine
Non è semplice convivere con i mille pensieri. l’ho detto spesso, sciame d’api, ronzii che si susseguono. “che ti prende” ” sto bene” Sì, le tecniche le sai, pensa ad altro, distogli lo sguardo. Pensa canzoni felici, paperette che dormono, gattini carini. Niente, il ronzio non finisce. scrivi, così ti sfoghi. ” ti aspetto?” “no,Continua a leggere “follie mattutine”
Toast
Mi lavo la faccia, una bella manata sul viso. Mi accorgo che indosso la maglia celeste che mi hai lasciato. Si lo sapevo, ma riflettendo sullo specchio, sembrava, quasi, io non ne fossi consapevole. -ti ha lasciato una maglia, mica va in guerra Scherzate? Ogni giorno è una fatica respirare, ricordarsi di farlo, è unaContinua a leggere “Toast”
Continuità da scrittori
L’avevo detto, il problema non era solo la costanza, l’assiduità con cui si battono i tasti sulla tastiera. L’avevo detto anche a me stessa che forse era ora di smetterla, di buttarsi più forte nelle cose, che arrovellarsi non avrebbe più portato bene. L’ avevo detto che per me il corpo è oggettivamente una prigioneContinua a leggere “Continuità da scrittori”
Area cani
Lo ammetto ho tolto la mascherina. All’aperto senza avere nulla da mangiare fra i denti. Ho respirato all’ area cani. Intorno a me il nulla cosmico solo un barboncino di nome George. Ogni tanto lo faccio che vado all’area cani senza avere un cane. Mi aiuta a fare amicizie. I proprietari di cani hanno sempreContinua a leggere “Area cani”
maschere d’argilla
Sono qui con la mia maschera d’argilla in faccia che mi creo il piano: sì il piano per fuggire da quello che ormai sento solo come un sassolino fastidioso. Che forse l’impulso, il mio più grande difetto, non è in realtà un grande difetto. Perché se facessi veramente di testa mia, magari sarei già fuggita.Continua a leggere “maschere d’argilla”
Parchi danzanti
Siamo ancora arancioni in questa lotteria settimanale di colori. Al parco però possiamo e il sole ci degna finalmente della sua presenza, come a volerci dire:” adesso vi scaldo un po’, anche se non è lo stesso calore di un altro umano” La terra è umida dalle piogge passate. Le scarpe infangare di frotte diContinua a leggere “Parchi danzanti”